Gentili colleghe e colleghi,
la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del
Decreto
ministeriale sulla “Determinazione degli standard di sicurezza ed
impiego per le apparecchiature a risonanza magnetica” è da
considerarsi l’ennesimo atto di aggressione nei confronti
della professione di Tecnico sanitario di radiologia medica, in
linea con i due precedenti:
1. linee guida per le procedure inerenti le pratiche
radiologiche clinicamente sperimentate;
2. linee guida per la dematerializzazione del consenso informato in
ambito radiologico.
Gli Ordini Professionali e la Federazione sono tenuti a vigilare
sulla conservazione del decoro e dell'indipendenza delle rispettive
professioni, tra le quali quella di Tecnico sanitario di radiologia
medica.
Tali atti, tutti licenziati senza il coinvolgimento e/o l’assenso
della nostra professione rendono più difficile svolgere il nostro
ruolo istituzionale di Presidenti di Ordine, la cui funzione è
quella di garanzia verso la cittadinanza e verso gli iscritti.
Preso atto di questo ennesimo arrogante affronto, quale gesto
politico, riteniamo strategico rimettere potenzialmente nelle mani
del Presidente e in quelle del Comitato centrale il nostro mandato,
affinché tale gesto possa essere ostentato nelle sedi opportune per
richiamare la necessaria attenzione delle Istituzioni e della
cittadinanza, in rappresentanza degli oltre 220.000 professionisti
iscrivendi ai neoistituiti albi degli Ordini che presiediamo.
Tale decisione è stata sofferta, soprattutto perché si inserisce in
un momento così complesso e delicato, quale quello che ormai da mesi
stiamo affrontando con determinazione e impegno, che sta dando
concretezza a ciò che lo Stato ha normato, con la riforma degli
Ordini.